I tubi in PVC: indispensabili e affidabili arterie
Sempre più diffuso e preponderante nei settori produttivi più disparati, il PVC è forse il materiale correntemente più utilizzato per la produzione di tubature di qualsiasi tipo. In tutta Italia ed Europa, ad esempio, la maggior parte dei sistemi di scarico è composto da tubi in PVC rigido. Ma quali sono i motivi che giustificano una simile diffusione del polivinicloruro? E quanti tipologie di tubi è possibile (e conveniente) produrre con questo materiale?
Il PVC è un materiale relativamente giovane: solo negli anni ‘30 dello scorso secolo si è riusciti a stabilizzare il polimero del cloruro di vinile, che è stato poi introdotto in Italia negli anni ‘50 e, da quel momento, si è rapidamente diffuso in moltissimi ambiti. La sua composizione chimica permette al PVC di avere delle caratteristiche fisico-meccaniche e delle prestazioni incredibili se rapportate al bassissimo costo di produzione e all’impatto che ha sull’ambiente.
Il basso costo di produzione, l’impatto minimo sull’ambiente, la totale riciclabilità degli scarti e dei prodotti esausti, il basso peso specifico, l’antistaticità e l’idrorepellenza della sua superficie… tutte queste caratteristiche lo hanno reso il materiale ideale per la costruzione delle arterie più importanti delle nostre città: le tubature.
Tubi PVC rigido: caratteristiche fondamentali
Prima di ripercorrerne i vari utilizzi, cerchiamo di capire quali sono le caratteristiche e i vantaggi di un tubo in PVC.
Oggigiorno, sono moltissime le norme che regolano la produzione di materiali plastici, quali il PVC. Una di queste riguarda proprio lo straordinario rapporto tra densità ed elasticità del polivinicloruro: la densità del materiale può essere aumentata (utilizzando additivi liquido o solidi) solamente fino ad un limite ben preciso, oltre il quale l’elasticità e la resistenza all’impatto sarebbero esageratamente compromesse. Infatti, una tubazione PVC deve resistere, al contempo, alla pressione interna esercitata dal materiale trasportato e alla pressione esterna della terra soprastante (questi tubi sono solitamente installati sottoterra). Inoltre, i tubi in PVC sono progettati per resistere alle forze esercitate da scosse sismiche o da lavori agricoli: grazie alla flessibilità del PVC, i tubi sono sono capaci di resistere all’impatto, di flettersi e di riacquistare, infine, la loro iniziale configurazione. Ma non solo: il PVC possiede un’altissima resistenza all’abrasione, causata da solidi eventualmente trasportati dalle acque interne, e alla corrosione dovuta agli acidi e alle basi, agli idrocarburi alifatici e agli alcoli.
Il risultato di queste proprietà sono dei tubi dalla lunghissima durata, resistenti alle infiltrazioni e alle rotture per almeno 50 anni!
Dove vengono utilizzati?
Il polivinilcloruro viene soprattutto utilizzato nella produzione di tubi in PVC per fognature, scarichi delle acqua reflue e pozzi: la superficie liscia, infatti, previene la formazione di muffe e garantisce una buona qualità e stabilità dell’acqua potabile. Ma non solo!
Le tubazioni in PVC sono molto utilizzate per il passaggio di liquidi alimentari ed acqua. E ancora, per drenaggi agricoli e simili operazioni in città; per realizzare cavidotti per telecomunicazioni e per proteggere i cavi elettrici o quello della fibra ottica; per costruire sistemi sotterranei di rifornimento d’acqua da utilizzare in caso di incendio.
Le possibili applicazioni dei tubi in PVC sembrano essere infinite. Se volete saperne di più o se siete interessati a ricevere un preventivo, contattate Lareter S.p.A. – da 50 leader nel settore delle tubazioni in PVC!